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Boemia

Ma Vlast e Nuovo Mondo

In Boemia, terra di grande tradizione strumentale, troviamo due ottimi compositori: Bedřich Smètana e Antonin Dvořák.

Bedřich Smetana (1824-1884) è un patriota convinto. L'amore per la sua terra traspare nel ciclo dei sei poemi sinfonici intitolati Ma Vlast (La mia patria). Smetana ha conosciuto Schumann, Wagner, List: è troppo "europeo" per restringersi in un regionalismo nazionalistico.

La sua musica è, nello stile, tedesca; l'ispirazione è però sinceramente patriottica. Come Beethoven, muore completamente sordo.

Antonin Dvořák, nato nel 1841, resta fondamentalmente estraneo a quel fervore patriottico che anima l'Europa del '48. In quegli anni è ancora un bambino, dunque troppo piccolo per rendersene conto.

Viaggia molto e va in America, dove, nel 1893, compone la meravigliosa Sinfonia "Dal nuovo mondo": una composizione di rara bellezza, specialmente nell'inizio del secondo movimento, l'Adagio. E' vero che, in questa sinfonia, Dvořák introduce melodie e ritmi del canto tradizionale americano, ma è altrettanto vero che - sopra tutto - emerge lo spirito slavo dell'autore. Uno spirito potente e sincero che Dvořák cerca di stimolare nei suoi allievi del Conservatorio di New York nei confronti della tradizione musicale americana, ancora non sufficientemente valorizzata. Muore nel 1904.

La Moldava

Composto nel 1874, il poema sinfonico La Moldava di B. Smetana fa parte, insieme ad altri cinque lavori, del ciclo Ma vlast, ossia La mia patria.

Vuole essere una celebrazione musicale del fiume Moldava, dalle sue sorgenti fino a Praga, che attraversa prima di sfociare nell'Elba.


Sinfonia "Dal Nuovo Mondo"

E' uno dei lavori orchestrali più belli, tra tutto il repertorio sinfonico.

Rappresentata per la prima volta nel 1893 alla Carnegie Hall di New Yourk, la Sinfonia n. 9 in mi monore op. 95, nota come "Dal Nuovo Mondo", presenta il gustosissimo incontro tra lo spirito slavo dell'autore e suggestioni musicali americane.