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I trionfi in Europa

L'amore per l'Italia...

Papà Leopold cura personalmente l'istruzione del figlio, che - infatti - non andrà mai a scuola.

Lo porta in viaggio in Germania, Francia, Inghilterra e in Italia, la terra del belcanto.

L'amore per l'Italia lo induce a tradurre il suo secondo nome - Theophilus - in Amadeus.

A Bologna viene ammesso all'Accademia Filarmonica, una importantissima istituzione musicale. A Roma, papa Clemente XIV lo nomina Cavaliere dello Speron d'oro.

Nell'immagine: Mozart in Italia

...e la grande delusione

La forte attrazione per l'Italia lo induce a visitarla per tre volte, nel 1769 (a soli 13 anni), nel '71 e nel '72.

Rimane tuttavia deluso del suo incontro con il re Ferdinando di Napoli (il "re nasone") di cui scrive: "E' un uomo zoticamente educato alla napoletana". Né riesce a trovare una sistemazione stabile a Firenze o a Milano, città che, trovandosi sotto il dominio austriaco, potrebbero accoglierlo senza eccessive difficoltà. E dire che l'arciduca Ferdinando di Toscana, pur nella sua nota antimusicalità, si è quasi convinto ad offrire al giovane un lavoro a corte; purtroppo, una lettera sprezzante della madre, l'imperatrice Maria Teresa d'Austria, lo dissuade dall'assumere questa iniziativa. "Non hai bisogno di prendere al tuo servizio il giovane salisburghese. E' gente inutile, che gira per il mondo come zingari". Così, incredibilmente, l'Italia chiude le sue porte ad uno dei maggiori geni musicali di ogni tempo.