Tanti "romanticismi"
Stili e periodi
Il Romanticismo non è però un pensiero "unico": accanto al romanticismo patriottico ed eroico troviamo il romanticismo intimistico, quello attratto dalla cultura popolare, quello che contempla la natura, il romanticismo che si rivolge alla fede o che si incanta davanti alle antiche leggende medievali... Tante prospettive a cui fanno riscontro poetiche, stili, forme artistiche differenti.
Dal punto di vista storico, possiamo distinguere almeno tre periodi:
- il primo periodo: fino al 1820, in cui permangono tracce del classicismo illuminista;
- il secondo periodo: dal 1820 fino al 1870, il cuore del Romanticismo;
- il terzo periodo: dal 1870 fino ai primi anni del 1900, con la frantumazione del Romanticismo nell'Impressionismo, Naturalismo, Verismo, Decadentismo, ecc.
Il bivio
Nei primi anni dell'Ottocento il percorso della storia della musica si trova ad un bivio: alla Germania spetterà il compito di sviluppare il percorso della musica strumentale; all'Italia, quello dell'opera lirica. I risultati saranno ovunque eccellenti.
Le ragioni di questa "scelta" sono tutte nella tradizione dei due paesi. E' interessante soffermarci a riflettere:
- la Germania, con Martin Lutero, ha rivalutato la musica strumentale: l'organo, utilizzato per accompagnare i corali, è presente in ogni chiesa. I grandi organisti (fino a Bach) hanno sperimentato con successo tutte le sue possibilità tecniche. In Italia, invece, la scuola di Palestrina ha dato nuova gloria alla musica vocale, attraverso i magnifici cori a cappella, privi cioè di accompagnamento strumentale;
- c'è poi stato il Barocco, sia in Italia che in Germania, con la straordinaria fioritura di musica strumentale: Corelli, Scarlatti, Vivaldi in Italia; Bach e Haendel in Germania. Però...
- in Germania la produzione strumentale è stata spesso accompagnata da "riflessioni teoriche" sulla musica: compositori come Carl Philipp Emanuel Bach, Johann Joachim Quantz (entrambi alla corte di Federico II di Prussia) o lo stesso Leopold Mozart hanno scritto trattati teorici, manuali di tecnica e saggi sulla musica strumentale. Questo fatto ha contribuito a creare una tradizione strumentale;
- in Italia, viceversa, si è scritta musica - ottima musica - e si sono organizzati concerti, ma raramente scritti teorici hanno affiancato questa straordinaria produzione strumentale;
- sul versante dell'opera, al di là di Mozart, non vi sono stati nella Germania del ‘700 esponenti di rilievo al pari di quelli che operavano in Italia. E, quando ci sono stati, si è trattato prevalentemente di artisti italiani: Salieri, ammirato compositore di corte a Vienna, ma anche Fischietti - in Italia del tutto sconosciuto - Kappelmeister presso la corte di Salisburgo al posto del buon Leopold Mozart;
- per finire, Beethoven, con le sue sinfonie, ha appena portato ai massimi livelli lo stile della scrittura strumentale: nessun italiano può sperare di superarlo. E, d'altra parte, è lui stesso a riconoscere agli italiani la supremazia nel campo dell'opera.
Stili a confronto
L'audio propone sette frammenti di musica romantica. Prova a definire ciascun frammento con uno dei seguenti termini:
doloroso - contemplativo - esuberante - eroico - tragico - lirico - drammatico