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Sul versante dell'opera

Luigi Cherubini

Si segnala il fiorentino Luigi Cherubini (1760-1842). E' direttore del Conservatorio di Musica di Parigi e autore di melodrammi, tra cui Medea, considerato il suo capolavoro. Beethoven avrà per lui parole di stima sincera.

Il video propone il finale dell'opera, nell'interpretazione magistrale del soprano Anna Caterina Antonacci.


Christoph WIllibald Gluck

Un altro protagonista dell'opera del Settecento è Christoph Willibald Gluck (1714-1787)

A lui si deve riforma del melodramma, secondo le seguenti proposte:

  • la sinfonia di apertura deve anticipare l'atmosfera dell'opera;
  • l'aria deve essere costruita secondo un disegno libero, e non col da-capo;
  • il recitativo migliore è quello obbligato, ossia accompagnato da tutta l'orchestra;
  • occorre incoraggiare la presenza dei cori nell'opera;
  • le danze vanno bene solo se sono legate all'azione; del tutto inutili, se inserite con l'intento di dare varietà allo spettacolo.

Gluck sostiene che nell'opera la musica ha il compito di potenziare la parola, senza però mai arrivare a coprirla. Questa sua convinzione è perfettamente in linea con il pensiero razionale che ritiene la poesia superiore alla musica per la sua capacità di esprimere concetti e non semplici emozioni.

Nel video, l'aria No, crudel, non posso vivere, dall'opera Alceste.


Melodie meravigliose

Proponiamo la Danza degli Spiriti Beati, dall'opera Orfeo e Euridice di Gluck.

Si tratta di una delle melodie più belle mai scritte per flauto.

Il solista è l'Autore del tuo corso di musica... Le immagini mostrano la città di San Pietroburgo che, come sappiamo, fu una delle mete preferite dai musicisti italiani del Settecento.