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Palestrina

Princeps musicae

Il massimo esponente del Cinquecento musicale italiano è Giovanni Pierluigi da Palestrina.
Musicista geniale, riusce a superare i livelli artistici già eccellenti conseguiti della scuola fiamminga.
Nella musica di Palestrina coesistono semplicità e grandiosità, grazia e maestosità, tecnica e fantasia.
La sua lezione oltrepassa i confini nazionali e, come Michelangelo, Raffaello, Leonardo, Palestrina diventa un punto di riferimento assoluto per gli artisti di ogni parte d'Europa.
Non è autore solo di musica sacra: compone anche molta musica profana, soprattutto madrigali, a quattro o cinque voci, raccolti in Libri.

Stop alla musica in chiesa!

Il Concilio di Trento, nell'ansia di rispondere alla provocazione di Lutero, per un attimo sembrò voler decidere di bandire del tutto la musica dalle chiese.

Si narra che Palestrina, per tentare di convincere i Cardinali a non prendere tale decisione (che avrebbe determinato la morte della musica  sacra), abbia composto in pochissimo tempo tre messe, tra cui la Missa Papae Marcelli, uno dei suoi capolavori. Oggi gli storici non sembrano convinti della veridicità di questo episodio. Sta però di fatto che il pericolo fu scongiurato: i Cardinali, meravigliati dalle sue composizioni, decisero di continuare ad ammettere la musica durante la liturgia.

La Missa Papae Marcelli fu scritta nel 1555 ma pubblicata solo nel 1568.

Nel Kyrie risalta la perfezione della scrittura di Palestrina, elevata e semplice allo stesso tempo.

E' un brano a sei voci miste. Il coro canta "a cappella", cioè senza accompagnamento strumentale.


Una gita a... Palestrina

Alla scoperta di Palestrina, la cittadina a Sud di Roma, che diede i natali al grande polifonista del Cinquecento.

E' possibile visitare la casa natale di Giovanni Pierluigi e la Fondazione musicale a lui intitolata.