La lauda umbra
Un nuovo canto di fede
L’espressione musicale popolare finisce con il contagiare anche il mondo della fede.
In Umbria nasce la lauda, un componimento in lingua volgare ma di ispirazione religiosa.
Ne sono ottimi esempi il Cantico delle creature, di San Francesco d’Assisi (1182-1226) e i testi di Jacopone da Todi, tra cui il celebre Pianto della Madonna, qui proposto:
Giovanni Caruso (cantata da), Madonna Sancta Maria - testo
Madonna santa Maria,
merçé de noi peccatori!
Faite prego al dolçe Cristo
ke ne degia perdonare!
Madonna sancta Maria,
che n’ài mostrata la via,
or escacia ogne resia,
receve ki vol tornare.
Misericordia, patre Deo,
de tutto ‘l peccato meo:
e’ so’ quel malvascio reo
ke sempre volsi mal fare.
Peccatori abbominati,
pensiam li nostri peccati:
taupinelli, andate al padre,
mettéteve ‘n suo iudicare!
O taupinella e folle gente,
tornate a Dio omnipotente,
ke ne fece de nïente,
ed a lui dovém tornare.
Te ne prego, Iesù Cristo,
allegra lo mio cor k’è tristo
e scàmpane da quel ministro
ke Lucifer se fa kiamare.
Penetentia, penetentia!
domandâla con reverentia:
omgn’om pensi la sententia
ke non se dia mai revocare.
Iesù Cristo, manda pace:
scàmpane da la fornace
la qual gemai altro non face
che i peccatori atormentare.
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Dal Laudario di Cortona: