Trovatori e laudesi
Dopo il Mille, la produzione musicale medievale non è più rivolta esclusivamente alla musica sacra.
Si sviluppa un nuovo repertorio musicale: non sacro, ma profano; non solo vocale, ma anche strumentale; non per chiese e monasteri, ma per le strade e le piazze...
Questa nuova produzione musicale è favorita anche dalle lingue volgari, che nel frattempo si stanno consolidando: i testi delle composizioni non sono più in latino, ma nel francese antico, o nel volgare umbro...
In Francia si sviluppa il movimento dei trovatori e dei trovieri che, successivamente, si diffonderà anche in Italia e in Germania; in Umbria nasce la lauda, componimento poetico-musicale di ispirazione religiosa ma in lingua volgare.
Al di fuori dei conventi...
L’uomo del Medioevo non ascolta solo canti gregoriani o musica sacra in genere. Al di fuori dei conventi e delle chiese si aprie un mondo con una propria espressione musicale: canti e danze popolari, legate al ciclo della mietitura o della vendemmia.
La Chiesa guarda con sospetto a questo residuo di cultura pagana, che sopravvive miracolosamente, e ben radicato, nella società feudale.
Ciononostante, tra il mondo della chiesa e quello profano si stabilisce una certa comunicazione: molti canti religiosi sono infatti costruiti su antiche melodie pagane, ben note a tutti.
Dalla musica popolare medievale giungono contributi importanti per l’evoluzione della nostra tradizione musicale, soprattutto per quanto riguarda
- il ritmo, ben scandito e non declamatorio, come nella musica gregoriana;
- l’uso di strumenti musicali, assolutamente vietati in ambito religioso;
- la definizione delle nostre tonalità maggiori e minori al posto dei complicati modi gregoriani;
- i testi delle composizioni popolari, scritti o comunque cantati nelle nascenti lingue volgari.
Il lamento di Tristano
Ascoltiamo questa composizione: si intitola Il Lamento di Tristano. Si tratta di una danza del Trecento, di cui non conosciamo l'autore ma che, con ogni probabilità, deve essere stato un compositore italiano.
La danza si divide in due parti (si dice "bipartita"): la prima è piuttosto lenta e cantabile; la seconda - a partire dal minuto 4'30'' - è incredibilmente vivace: l'insieme degli strumenti musicali la rende molto coinvolgente e straordinariamente "moderna".