Saltare la navigazione

La Messa

Quando la liturgia incontra l'arte

La parola messa ci suggerisce oggi la funzione religiosa cui assistiamo nei giorni di festa.

In realtà, la messa è anche la composizione di musica sacra per eccellenza, che accompagna l'intera celebrazione liturgica.

E' formata da parti fisse (ordinarium missae) e da parti con il testo variabile, a seconda del tipo di liturgia (proprium missae).

I termini sono tutti in latino... Ma non lasciamoci spaventare!

Appartengono all' ordinarium missae:

  • Kyrie eleison (antica invocazione in lingua greca). Corrisponde al nostro "Signore, pietà - Cristo, pietà - Signore, pietà".
  • Gloria (l'inno eucaristico di ringraziamento);
  • Credo (inizialmente non c'era, si dava per scontato che un cristiano fosse...credente; lo si impose quando cominciarono a diffondersi le varie eresie);
  • Sanctus;
  • Agnus Dei; è il nostro "Agnello di Dio..."

Ci sono però altre parti della messa. Sono:

  • l'Introitus (introduzione);
  • il Gradualis (così chiamato perché in origine si cantava sui gradini dell'ambone);
  • l'Alleluja;
  • la Communio.

Al termine della messa vi sono le formule di benedizione (il Benedicamus) e di commiato (Ite, missa est). Corrispondono alla benedizione che il celebrante impartisce ai fedeli - "Vi benedica Dio Onnipotente..." - e alla formula "La messa è finita, andate in pace".

Ricordate le fioriture melismatiche?

Bene, con il tempo si pensò di aggiungere delle parole alle ampie fioriture melismatiche dell'Alleluja che, come abbiamo già visto, avvenivano su un'unica sillaba.

Ne scaturì una composizione nuova nel testo ma già nota nella melodia, chiamata sequenza.

Molto simile alla sequenza è il tropo, che consiste nell'inserzione di testi e di musica ad un canto liturgico preesistente, come fossero delle pagine allegate ad una rivista, insomma...

La "Missa"

Ascoltiamo le "parti" fondamentali della messa: Kyrie, Gloria, Sanctus, Agnus Dei