Paganini
L'archetto del diavolo
Nicolò Paganini (1782-1840)
Paganini rappresenta la tipica figura del solista romantico. Vive con i guadagni dei suoi concerti, tenuti nei più grandi teatri d'Europa. Sentirlo suonare è una esperienza fuori dal normale; nessuno, prima di lui, è stato in grado di trasformare le quattro corde del violino in un universo sonoro incredibilmente vario: se si chiudono gli occhi, sembra di ascoltare non uno, ma quattro violinisti suonare contemporaneamente.
Di aspetto è alto e magro, forse leggermente zoppo. Quando suona, l'archetto del violino sembra un fulmine che guizza sulle corde. Talvolta, in concerto, Paganini causa volutamente la rottura di una corda per continuare a suonare sulle altre tre di fronte ad un pubblico sbalordito.
La sua personalità appare complessa e contraddittoria: si entusiasma facilmente e si deprime con altrettanta facilità. Vive disordinatamente, contrae debiti per gioco, ha storie d'amore alquanto burrascose.
Tra la musica di Paganini e quella dei suoi predecessori c'è una distanza enorme: il suo modo di trattare il violino è estraneo a qualsiasi tradizione violinistica preesistente.
La sua straordinaria bravura alimenta la leggenda secondo la quale avrebbe venduto l' anima al diavolo. Sembra incredibile ma, alla sua morte, il vescovo della città di Nizza (dove Paganini risiede da diverso tempo) non concede il permesso di seppellire la sua salma nel cimitero, che è terra consacrata.
La musica di Paganini, i Capricci per violino solo e i Concerti per violino e orchestra, entusiasma il pubblico e i compositori: Chopin e soprattutto Liszt restano conquistati dalla sua arte e, in una certa misura, lo considerano un esempio da imitare.
Capricci d'autore
Il capriccio è un brano improntato a grande virtuosismo tecnico.
Il video propone il Capriccio n. 5 per violino solo in cui risaltano bravura esecutiva e grande temperamento artistico. Fa parte della raccolta dei 24 Capricci che Paganini compose per il suo strumento, ancor oggi "banco di prova" per ogni violinista.