Liszt
Il sovrano del pianoforte
Franz Liszt (1811-1866)
L'ungherese Liszt rappresenta il Romanticismo grandioso e celebrativo. E' un artista moderno in cui musica e vita sono una sola cosa.
Fin da bambino prova un enorme piacere nell'immaginazione; una facoltà che, sviluppatasi negli anni, fa di lui un magnifico "visionario" dell'arte: un'arte in cui stanno insieme il suo misticismo (alla fine si farà abate) e il suo gusto per l'esteriorità, le glorie mondane, il successo.
E' aperto ad ogni forma di arte e di cultura, senza pregiudizi di sorta.
Come pianista è ben diverso da Chopin. Non poeta, ma sovrano del pianoforte. Al pari di Paganini, è uno straordinario virtuoso, capace di compiere autentiche prodezze sulla tastiera.
Liszt crede che i solisti abbiano una missione da compiere: diffondere la bellezza tra i popoli. Di Wagner, che diventa suo genero, dirige il Tannhäuser a Weimar dove promuove una vita musicale intensissima. Compone poemi sinfonici, Les Préludes per orchestra, la Faust-Symphonie, la Dante-Symphonie, il Mefisto-walzer.
Dopo una vita di successi, di gloria, di onori, il 25 aprile del 1865 a Roma, Liszt diventa abate.
Incandescenze sonore
Il video propone lo Studio trascendentale n. 4 - Mazeppa, per pianoforte: una tecnica esecutiva inarrivabile, un virtuosismo pianistico fino ad allora sconosciuto fanno di questo studio uno dei brani più difficili della letteratura pianistica di ogni tempo.