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Un po' di acustica

Dal punto di vista acustico, il timbro dei suoni dipende dalla forma delle vibrazioni.

Il profilo di una vibrazione, infatti, è determinato non soltanto dalla forma della vibrazione del suono fondamentale, ma dalla mescolanza di questo suono con i suoi armonici, ossia con quei suoni che non sentiamo ad orecchio nudo ma che si generano insieme al suono fondamentale.

Un esempio: tre torte di mele, pur essendo alquanto identiche, potranno apparire leggermente diverse l'una dall'altra. Una più dolce, l'altra un po' acidula, l'altra ancora leggermente amara. Da cosa dipende? Dalla prevalenza, in ognuna di loro, di un particolare ingrediente (zucchero, limone, uova) sull'altro.

Consideriamo, ad esempio, un identico suono - il la 440 Hz - suonato da un flauto, da una tromba, da un clarinetto. Identico per altezza, intensità e durata, risulterà - rispettivamente - più chiaro, più squillante, più scuro, in relazione al timbro dei diversi strumenti.

I tre strumenti, infatti, emettono ciascuno lo stesso suono fondamentale - il la 440 Hz - insieme ai suoi tanti armonici. Questi armonici, però, si mescolano al suono fondamentale in maniera diversa tra i tre strumenti, determinando, per l'appunto, la loro diversità timbrica.

 

Riordina la sequenza timbrica

Ascoltiamo la sequenza. Il la viene eseguito da una tromba, un flauto, un clarinetto, ma non in quest'ordine. Prova a scoprirlo!

tromba - flauto - clarinetto

 

Nelle persone il timbro della voce è diverso perché diversa è l'anatomia di ognuno.

Le corde vocali, la gabbia toracica, la cavità orale, la testa di ognuno di noi hanno una conformazione "unica". Di conseguenza, il timbro di ognuno di noi è diverso, unico, particolare. Il timbro, insomma, è l'impronta digitale della nostra voce.

 

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