Il Seicento strumentale
Nel corso del Seicento cresce sensibilmente la produzione di musica strumentale.
Gli strumenti più considerati dai compositori sono il liuto, l'organo, il clavicembalo, il clavicordo. Emerge la viola.
Girolamo Frescobaldi e Arcangelo Corelli sono i maggiori esponenti della musica strumentale di questo periodo.
In Francia operano Lully, Charpentier, Couperin e Rameau.
Violini preziosi...
Insieme alla diffusione della musica strumentale cresce, nel Seicento, la produzione di strumenti musicali.
Numerose sono le botteghe artigianali per la costruzione di liuti, clavicembali, violini.
A Cremona operano artigiani prestigiosi come gli Amati, i Guarneri e, soprattutto, gli Stradivari.
Insieme al liuto, si diffondono l'organo, il clavicembalo e il clavicordo.
Emerge la viola. Deriva dalla viella trovadorica, e si presenta in due varietà: da braccio, tenuta sulla spalla; da gamba, più grande, tenuta tra le gambe dell'esecutore.