Il Trecento
Nel corso del Trecento la musica profana ricerca la propria autonomia, liberandosi dalle influenze della produzione sacra.
Nella teoria musicale vengono introdotte importanti innovazioni.
Molto importante è il contributo che viene dalla scuola fiorentina, che propone nuove forme musicali.
E nell'ambito della musica sacra si impone l'organo quale strumento liturgico di eccellenza.
La musica, non più arte anonima, diventa espressione di personalità individuali.
L'Ars Nova
La nuova arte prende il nome di Ars Nova, dal titolo del trattato del francese Philippe de Vitry (nell'immagine), straordinaria figura di vescovo, letterato, musicista, ambasciatore...
Che cosa propone l’Ars nova? Continuare sulla strada della polifonia: la scrittura polifonica non può certamente essere abbandonata. Tuttavia, occorre...
- ammettere, nelle composizioni, anche i nuovi intervalli di terza e di sesta, gradevoli all’ascolto e più facili da intonare (nell'audio): in un primo momento, solo gli intervalli di ottava e di quinta venivano ritenuti "perfetti". Gli altri venivano, se possibile, evitati.
- liberare il ritmo dalla dipendenza dalla parola. Finalmente, il ritmo acquista il suo ruolo, che è quello della scansione del tempo musicale e non della parola.
- introdurre nuove figure musicali: la minima e la semiminima, necessarie quando si vogliono scrivere valori più piccoli, potremmo dire, suoni più brevi.
Ecco una pagina del trattato di Philippe de Vitry: